Dalla sua costituzione come associazione autonoma, il Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni ha fatto il possibile per accrescere il piccolo archivio busoniano già esistente nella sua sede e per creare una biblioteca specializzata nella musica del Novecento. Recentemente è stato completato l’acquisto di tutte le composizioni edite di Busoni, e sono allo studio trattative per ottenere copia delle opere fuori catalogo; in biblioteca si trovano inoltre studi, monografie, trattati storici e analitici riguardanti la vita e l’opera di Busoni, volumi di consultazione generale e riviste specializzate.
Grazie ad un contributo straordinario del Comune di Empoli, nel 1994 il Centro si è dotato di un nuovo arredamento librario atto ad una migliore conservazione e ad una più agevole consultazione del materiale; è stata inoltre completata la catalogazione informatica del materiale.
Fondo Boghen
L’11 dicembre 1992 il Centro Busoni è venuto in possesso di un impressionante carteggio di oltre 200 lettere autografe di 58 protagonisti della vita musicale e culturale europea dei primi decenni del secolo, lascito del destinatario Felice Boghen (Venezia 1869 – Firenze 1945).
Felice Boghen – compositore, direttore d’orchestra, pianista e grande didatta – fu protagonista e testimone della vita musicale italiana ed europea nel periodo di passaggio fra Ottocento e Novecento.
Nel 1910 si stabilì a Firenze, dove tenne la cattedra di armonia e lettura della partitura al Conservatorio “L.Cherubini” e dove morì nel 1945.
Musicista di vasta cultura e di grande curiosità umana, Felice Boghen ebbe rapporti epistolari con molti personaggi chiave della scena musicale italiana ed europea, fra cui Cortot, Dukas, Massenet, Philipp, Puccini, Sgambati, Wolf Ferrari. Conobbe Busoni a Zurigo durante la Prima Guerra Mondiale e strinse con lui un’amicizia che durò fino alla morte dell’Empolese. Il carteggio comprende oltre 20 autografi di lettere inedite di Busoni, scritte fra dicembre 1915 e maggio 1924. Nel corso del 1993, l’epistolario è stato integrato con la biblioteca musicale di Felice Boghen, che comprende l’intera letteratura pianistica da Bach a Busoni e oltre, in spartiti d’epoca. Si è creato così – in seno al Centro – un Fondo di grande importanza storico-musicale e di immediata rilevanza per la ricerca busoniana; recentemente ne è stata ultimata la catalogazione informatica.
Finora, il Fondo Boghen è già stato argomento di due tesi di laurea, una delle quali è stata pubblicata dall’Editore Olschki di Firenze.
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