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ALESSANDRO AMENDOLA

LISZT: Sonata in si minore, S. 178
BUSONI: Fantasia da camera su Carmen (Sonatina n. 6, KV 284)
CHOPIN: Sonata n. 2 in si bemolle minore, op. 35; Polacca n. 6 in la bemolle maggiore, op. 53, “Eroica”

Ingresso gratuito con prenotazione da effettuarsi cliccando QUI

Alessandro Amendola (Eboli, 2000) ha conseguito presso il Conservatorio di Salerno e sotto la guida di Giuseppe Squitieri la laurea di primo livello in pianoforte (2020) e la laurea specialistica in pianoforte solistico (2022), entrambe con il massimo dei voti, lode e menzione speciale. Attualmente frequenta il corso di perfezionamento in pianoforte solistico presso la Scuola di Musica di Fiesole con Andrea Lucchesini.Premiato in numerosi concorsi pianistici, ha vinto primi premi ai concorsi “Città di Barcellona P.G.”, “Don Enrico Smaldone” di Angri, “Carlo Agresti” di Sala Consilina, “Giovani Promesse” di Bracigliano, “Competition Music World” di Scafati, “Jacopo Napoli” di Cava de’ Tirreni, “Antonio Vivaldi” di Sapri, Concorso di Riardo (CE), “Leopoldo Mugnone” di Caserta.Ha seguito masterclass con Andrea Lucchesini, Mats Widlund, Alessandro Cervino e Daniel Rivera. Ha partecipato come solista ai concerti di Palazzo Zevallos dal 2017 al 2020, Piano City 2018 e Piano City Scarlatti 2019 a Napoli, Piano Stop 2018 e 2022 a Salerno, Piano Stop 2019 e 2021 a Cava de’ Tirreni, Progetto Beethoven a Villa Pignatelli e Progetto Mozart presso la chiesa anglicana, sempre a Napoli.Si è esibito sia come solista che in formazioni cameristiche presso la Sala Laudamo di Messina, il Teatro Van Westerhout di Mola di Bari, l’Auditorium S. Gregorio VII di Battipaglia, presso il Teatro “La Provvidenza” e il Palazzo della Cultura ex Convento dei Domenicani di Vallo della Lucania, il Palazzo Vinciprova a Pioppi e nella I e II Rassegna Concertistica Capaccio-Paestum.Si è esibito come solista con l’Orchestra del Conservatorio Martucci eseguendo la Rhapsody in Blue di Gershwin e, successivamente, il Secondo e il Quarto Concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov, eseguiti al Festival di Ravello.

ALESSIA ATTILI, soprano – ELISABETTA RICCI, mezzosoprano…

SCHUBERT: Gretchen am Spinnrade, D. 118, per soprano e pianoforte
SPOHR: dai “Sechs deutsche Lieder”, op. 103: Sei still mein Herz; Zwiegesang; Sehnsucht; Wiegenlied in drei Tönen, per tenore, clarinetto e pianoforte
SCHUBERT: da “Die Verschworenen”, D. 787: Romanza di Helene, per soprano, clarinetto e pianoforte
BRAHMS: Zwei Gesänge, op. 91, per mezzosoprano, viola e pianoforte
SCHUBERT: Der Hirt auf dem Felsen, D. 965, per soprano, clarinetto e pianoforte

Concerto in collaborazione con il Conservatorio “Rinaldo Franci” di Siena

Ingresso gratuito con prenotazione da effettuarsi cliccando QUI

Alessia Attili comincia a studiare canto lirico nel 2016 al Liceo Musicale di Arezzo con Silvia Martinelli. Dal 2019 si forma al Conservatorio di Siena con il mezzosoprano Laura Polverelli, dove si laurea nel 2022. Ha partecipato a masterclass con Donata D’Annunzio Lombardi, Barbara Frittoli, Patrizia Ciofi, Elizabeth Norberg-Schulz, Stefania Bonfadelli e Céline Dutilly.Ha cantato nel Duomo di Siena e interpretato vari ruoli, tra cui Abelle ne Il primo omicidio di Scarlatti, diretta da Christa Butzberger, e Flora in The turn of the screw di Britten, diretta da Kai Röhrig. Dal 2024 canta nel coro dell’Accademia Chigiana.

Elisabetta Ricci inizia a cantare a tre anni nel Coro Voceincanto di Arezzo diretto da Gianna Ghiori. Nel 2023 ottiene il Diploma di I livello al Conservatorio di Siena sotto la guida di Laura Polverelli. Ha frequentato masterclass con Sara Mingardo, Katia Ricciarelli, Donata D’Annunzio Lombardi, Patrizia Ciofi, Stefania Bonfadelli ed Elisabeth Norberg Schulz.Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, nel 2024 ha vinto il premio della giuria al Concorso Internazionale di Canto Lirico “U. Borsò” e il secondo premio al Concorso Internazionale di Canto Lirico “Premio Puccini”. Ha interpretato ruoli in opere di Scarlatti, Stravinskij e Caldara.

Luca Bazzini inizia gli studi di pianoforte presso il C.F.M. di Pistoia e, successivamente, canta nel coro di voci bianche della Scuola di Musica “T. Mabellini”. Lo studio del Canto Lirico inizia al Liceo di Pistoia con F. Paganin, e sta proseguendo al Conservatorio di Siena con Laura Polverelli. Nel 2022 debutta ne Il signor Bruschino di Rossini all’Accademia Chigiana sotto la direzione di D. Gatti e L. Acocella. Ha ricoperto ruoli in opere di Scarlatti e Schubert. Nel 2024 è artista del coro della Fondazione Arena di Verona per l’Arena di Verona Opera Festival.

Matteo Fabbrini inizia lo studio del clarinetto a nove anni con Diego Rappuoli. Prosegue la formazione al Conservatorio di Siena con Fabio Bogi e Francesco Giardino e, attualmente, frequenta il Biennio di Specializzazione con Simone Valacchi. Ha frequentato masterclass con Alessandro Carbonare e Calogero Palermo. Suona nell’Arcadia Wind Orchestra e nell’Orchestra del Conservatorio di Siena. Dal 2021 è Primo Clarinetto dell’Orchestra Giovanile di Roma e Primo Clarinetto dell’Orchestra della Miniera di Abbadia San Salvatore. Dal 2024 dirige la Junior Band di fiati di Abbadia San Salvatore.

Laura Bemporad inizia lo studio del violino alla Scuola di Musica di Fiesole con Stefano Zanobini, Lorenza Borrani e Boriana Nakeva. Passa poi allo studio della viola sotto la guida di Francesca Piccioni, laureandosi al Triennio presso la Scuola di Musica di Fiesole. Prosegue gli studi al Conservatorio di Bologna con Antonello Farulli. Attualmente, frequenta il Biennio al Conservatorio di Siena. Dal 2020 partecipa alle produzioni dell’Orchestra Giovanile Cupiditas e, dal 2021 al 2023, è parte dell’Orchestra Giovanile Italiana. Dal 2024 viene chiamata come aggiunta dell’Orchestra Cherubini diretta da Hussein Pishkar e Riccardo Muti. Nel 2019 fonda il Duo Ramé con la pianista Matilde Graziani.

Matilde Graziani inizia a studiare pianoforte a cinque anni sotto la guida di Marco Dusti. Nel 2023 consegue il Diploma Accademico di Triennio presso la Scuola di Musica di Fiesole con Tiziano Mealli. Attualmente frequenta il Biennio di pianoforte presso il Conservatorio di Siena nella classe di Matteo Fossi. Ha partecipato a masterclass con Antonello Farulli, Andrea Repetto e Clive Brown.

RIKAKO TSUJIMOTO

C.P.E. BACH: Rondò in do minore, Wq 59/4
MOZART: Sonata n. 4 in mi bemolle maggiore, K. 282
CHOPIN: Notturno in do diesis minore, op. 27 n. 1; Scherzo n. 1 in si minore, op. 20; Sonata n. 2 in si bemolle minore, op. 35

Concerto in collaborazione con il Concorso Pianistico Nazionale Premio Lamberto Brunelli

Ingresso gratuito con prenotazione da effettuarsi cliccando QUI

Rikako Tsujimoto è nata in Giappone nel 1998 e ha iniziato a studiare pianoforte all’età di tre anni. Si è laureata a pieni voti all’Università delle Arti di Tokyo con il Professor Hiroshi Arimori e ha proseguito gli studi al Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto sotto la guida di Massimiliano Ferrati, laureandosi con il massimo dei voti e menzione d’onore. Ha tenuto diversi concerti da solista in Giappone e in Italia, e si è esibita negli Stati Uniti, Germania, Repubblica Ceca, Dubai, Polonia e Spagna. Ha vinto il primo premio e il premio del pubblico al concorso “Premio Lamberto Brunelli” 2024, il secondo premio al Concorso Pianistico Internazionale “Warsaw Grand Prix” in Polonia, il secondo premio al Concorso Pianistico Internazionale “G. Rospigliosi – Premio Schumann 2022″, il quinto premio al Concorso Pianistico “Palma D’oro” di Finale Ligure, il secondo premio al Concorso Pianistico Internazionale ” Rachmaninov” in Giappone, il terzo premio al Concorso Pianistico Internazionale “F. Chopin – Asia”, il primo premio al Concorso Pianistico “Neyagawa Arukas” in Giappone, e ha ottenuto una medaglia d’oro e una di bronzo al Concorso Pianistico PTNA in Giappone. È stata finalista, inoltre, al Concorso ClaviCologne in Germania e al Concorso Pianistico Internazionale di Chieti in Italia. Si è esibita con l’Orchestra Concertante, l’Orchestra Regionale Filarmonica Veneta, l’Orchestra Sinfonica di Kaliningrad e l’Orchestra Città di Grosseto.
Ha partecipato attivamente a diversi corsi internazionali, presso l’International Keyboard Institute & Festival di New York, il ClaviCologne International Piano Festival in Germania, la Fondazione Accademia Internazionale di Imola, la Middle East Classical Academy negli Emirati Arabi Uniti, la International Piano Masterclass di Katowice, la Airas Nunes Aula de Cámara in Spagna.

Foto © Antonio Magazzino

European Youth Orchestra “Ferruccio Busoni“

Concerto della European Youth Orchestra “Ferruccio Busoni” diretta da Sergio Alapont. L’ideazione della nuova orchestra nasce dalla volontà di dare l’opportunità a giovani musicisti professionisti di riunirsi a Empoli e cimentarsi in un importante repertorio. Un’idea, inizialmente quasi una scommessa, che fin dalle prime battute ha riscosso grande successo: sono più di novanta le adesioni provenienti da tutta Europa per la selezione e l’ammissione in questo nuovo organico orchestrale. I musicisti ammessi si riuniranno a Empoli per sette giorni di formazione intensiva con il direttore d’orchestra Sergio Alapont, bacchetta di fama internazionale, più volte applaudito sul podio del Maggio Musicale Fiorentino e altri professori, prime parti di prestigiose orchestra italiane. Una residenza artistica che culminerà proprio con l’esecuzione in pubblico del 19 luglio.

IL PROGRAMMA – Ad aprire la serata saranno i tre brani finalisti del Secondo Concorso Internazionale di Composizione “Ferruccio Busoni” con conseguente premiazione dei vincitori da parte della giuria e con l’assegnazione del premio del pubblico.

A seguire Berceuse élégiaque , op. 42 KV 252 di Ferruccio Busoni. Questo brano del 1909 è uno dei più significativi della produzione del compositore empolese, tanto che egli stesso affermò: «In questo pezzo mi riuscì per la prima volta di trovare una sonorità personale e di risolvere la forma nel sentimento». In esso si avverte già una sperimentazione che anticipa le sonorità caratteristiche delle avanguardie musicali novecentesche. Vi è anche un elemento biografico non di poco conto: Ferruccio Busoni, infatti, dedicò questa scrittura musicale alla propria madre, Anna Weiss, celebre pianista, che era venuta a mancare da poche settimane.

In chiusura, l’opera in atto unico La voix humaine di Francis Poulenc, su libretto di Jean Cocteau, affidata alla voce del soprano empolese Lavinia Bini. La protagonista senza nome, “Elle”, è sola sulla scena. Si rivolge al suo interlocutore, l’amato, attraverso un dialogo telefonico, continuamente disturbato da interferenze, dall’insperato epilogo. Un’opera che ci parla dell’attesa, dell’assenza, dell’incomunicabilità, della distanza fisica e, soprattutto, affettiva, che trova nella musica la corrispondenza più assoluta agli stati d’animo della protagonista. Composta nel 1958, quest’opera è pienamente moderna ed espressione ancora oggi del nostro tempo.

Turandot di Giacomo Puccini

Un appuntamento unico per tutti gli amanti della lirica!

Nella splendida cornice di Piazza Farinata degli Uberti a Empoli andrà in scena Turandot di Giacomo Puccini, uno dei due titoli scelti per l’Opera in Piazza 2024.

Turandot di Giacomo Puccini è un’opera in 3 atti lasciata incompiuta e successivamente completata da Franco Alfano, suo allievo. Fu rappresentata per la prima volta il 25 aprile 1926 al Teatro alla Scala di Milano sotto la direzione di Arturo Toscanini, il quale interruppe la rappresentazione a metà del terzo atto, ovvero dopo l’ultima pagina completata dall’autore, dichiarando al pubblico: «Qui termina la rappresentazione perché a questo punto il Maestro è morto.» La sera successiva, sempre sotto la direzione di Toscanini, l’opera fu rappresentata nella sua completezza, includendo anche il finale di Alfano. L’incompiutezza dell’opera è oggetto di discussione tra gli studiosi: c’è chi sostiene che Turandot rimase incompiuta non a causa della morte dell’autore, bensì per l’impossibilità da parte del Maestro di risolvere il nodo cruciale del dramma: la trasformazione della principessa Turandot gelida e sanguinaria, in una donna innamorata.

Turandot di Ferruccio Busoni

TURANDOT
Fiaba cinese in due atti da Carlo Gozzi
Libretto e musica di FERRUCCIO BUSONI
Traduzione italiana di Oriana Previtali Gui

 Personaggi e interpreti

Altoum: Andrea Scannerini

Turandot: Silvia Pantani

Adelma: Ariel Bicchierai

Calaf: Micheal Alfonsi

Barach: Claudio Mugnaini

La Regina Madre di Samarcanda: Maila Fulignati

Truffaldino: Matteo Bagni

Pantalone: Sandro Degl’Innocenti

Tartaglia: Andreas Garivalis

Una cantante: Seoyeon Choi

 

ORCHESTRA FERRUCCIO BUSONI DI EMPOLI

Maestro direttore e concertatore: Miriam Nĕmcová

Regia: Franco Spina

 

LABORATORIO CORALE DEL CENTRO STUDI MUSICALI

“FERRUCCIO BUSONI”

Maestro del coro: Stefano Boddi

 

Collaboratore al pianoforte: Andrea Severi

Light designer: Gianni Pollini

Parrucche, trucchi, attrezzi e costumi: Fabio Miari

 

In collaborazione con l’Associazione Il Contrappunto

 

Biglietti:
1° settore – intero € 30  / ridotto* € 26
2° settore – intero € 25 / ridotto* € 21
3° settore – intero € 20 / ridotto* € 15
Under 18 € 10

Riduzione soci unicoop Firenze

Orchestra Sinfonica “Città di Grosseto”

ORCHESTRA SINFONICA “CITTÀ DI GROSSETO”
Direttore: FRANCESCO D’ARCANGELO
Soprano: Daniela Del Monaco
TELEMANN Ouverture-Suite in sol maggiore TWV 55:G2 (“La bizarre”)
RESPIGHI Il tramonto, P 101
ČAJKOVSKIJ Serenata in do maggiore per archi, op. 48

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Intero € 15,00 – Ridotto* € 12,00
NOVITA’Under 18: € 5,00 – Gratuito: fino a 6 anni compiuti
*Riduzione per Soci Unicoop Firenze, under 26 e over 65

Orchestra della Toscana, Erina Yashima e Martin Owen

ORCHESTRA DELLA TOSCANA
Direttore: ERINA YASHIMA
Corno: Martin Owen
C.M. von WEBER Der Freischütz, Ouverture
R. STRAUSS Concerto n.2 in mi bemolle maggiore per corno
DVOŘÁK Sinfonia n.9 in mi minore op.95 Dal nuovo mondo

Entrare in confidenza con un’orchestra, per la direttrice Erina Yashima, “è un po’ come prendere lezioni di guida per avere la patente automobilistica. Prima bisogna aver fatto un certo numero di ore di pratica nel traffico, nelle strade sterrate e di notte per essere ammesso all’esame. Dopodiché, se si ottiene la patente, non è che la macchina va da sé, perché al volante dobbiamo fare sempre tanta attenzione a quel che si fa”. Yashima è una guidatrice provetta, come dimostra il percorso folgorante che in una manciata d’anni l’ha portata dall’essere studentessa e assistente di bacchetta leggendarie a prendere su di sé la responsabilità di grandi orchestre come la nomina a primo direttore della Komische Oper di Berlino arrivata a settembre 2022. Lei, origini giapponesi, passaporto tedesco, ha studiato in Germania e a Vienna. Anno di svolta il 2015, quando ha partecipato all’Opera Academy verdiana tenuta a Ravenna da Riccardo Muti, di cui poi è stata assistente a Chicago. Nel programma insieme all’ORT, collabora con Martin Owen, primo corno della BBC Simphony che si cimenta con il Concerto n.2 di Richard Strauss, partitura con lo sguardo rivolto nostalgicamente al passato. Poi si ascolta la Sinfonia Dal Nuovo Mondo di Antonín Dvořák. In apertura l’Ouverture da Der Freischütz (Il franco cacciatore) di Carl Maria von Weber.

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Biglietti:
Intero € 15,00 – Ridotto* € 12,00
NOVITA’Under 18: € 5,00 – Gratuito: fino a 6 anni compiuti
*Riduzione per Soci Unicoop Firenze, under 26 e over 65

Orchestra da Camera Fiorentina

ORCHESTRA DA CAMERA FIORENTINA
Direttore: GIUSEPPE LANZETTA
Violino: Augusto Vismara
Pianoforte: Elisa Racioppi
ELGAR Serenata
BUSONI Concerto per pianoforte e archi in re minore, op.17
MENDELSSOHN-BARTHOLDY Concerto per violino, pianoforte e archi in re minore

Sia Felix Mendelsshon Bartholdy che Ferruccio Busoni sono stati precocissimi nello scrivere musica. Caratteri che poi si evolveranno o si confermeranno (specialmente in Mendelsshon, piuttosto che Busoni il quale a 12 anni appare ancora legato a tratti stilistici altrui) in due figure di grande personalità e di importantissima presenza nella storia della musica. E’ interessante soprattutto la vivace scrittura solistica di Busoni che già si conferma gran pianista; e l’Adagio di ispirazione schubertiana si risolve in un riuscitissimo dialogo tra solista e orchestra. Nel caso di Mendelssohn si dà per certo che la prima esecuzione fu fatta dal compositore stesso in occasione di uno dei concerti privati organizzati presso la sua residenza a Berlino. Un programma quindi che vuole testimoniare quella speciale verve che tanti grandi compositori hanno avuto in gioventù.

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Biglietti:
Intero € 15,00 – Ridotto* € 12,00
NOVITA’ Under 18: € 5,00 – Gratuito: fino a 6 anni compiuti
*Riduzione per Soci Unicoop Firenze, under 26 e over 65

Angela Hewitt, pianoforte

Pianoforte: ANGELA HEWITT
BACH Variazioni Goldberg

Coproduzione con Associazione Mosaico e Note di Classica 2024

«Suonare il pianoforte è sempre stata per me fonte di gioia»: a parlare è Angela Hewitt, pianista canadese tra le più acclamate interpreti bachiane.
Angela Hewitt occupa una posizione unica tra i principali pianisti di oggi. Con un vasto repertorio e frequenti apparizioni sia in recital sia con le principali orchestre di Europa, Americhe e Asia, è un’artista pluripremiata e le sue esibizioni di Bach l’hanno affermata come una delle principali interpreti di questo compositore. Nel 2020 ha ricevuto la Medaglia Bach della Città di Lipsia: un grandissimo onore che per la prima volta, nei suoi 17 anni di storia, è stato assegnato a una donna..

Il titolo originale dell’opera è Aria mit verschiedenen Veränderungen (Aria con diverse variazioni) e fu completata da Bach nel 1742, periodo in cui i suoi interessi si stavano spostando dalla frenetica attività delle cantate a una produzione più intimamente speculativa. Le Goldberg sono, assieme al secondo volume del Clavicembalo ben temperato e all’incompiuta Arte della fuga, uno dei meravigliosi frutti di quell’atteggiamento maturo. Bach le aveva pensate anche con scopi didattici e come summa di tutte le conoscenze strumentali dell’epoca. La tecnica tastieristica e l’uso delle forme lo dimostrano: canoni, fughette, gighe e toccate si adattano con incredibile semplicità al basso dell’Aria. Dieci delle trenta variazioni sono scritte per le due tastiere del clavicembalo e, fino ai primi decenni del XX secolo, nell’eseguirle al pianoforte si era soliti apportare delle piccole, ma filologicamente intollerabili, rivisitazioni del testo. Solo nel 1955 il virtuosismo mirabolante di un artista come Glenn Gould arrivò a dimostrare che le Goldberg potevano essere suonate rispettando la scrittura originale, aprendo così le porte a un nuovo modo di interpretare Bach al pianoforte.

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Biglietti:
Intero € 15,00 – Ridotto* € 12,00
NOVITA’Under 18: € 5,00 – Gratuito: fino a 6 anni compiuti
*Riduzione per Soci Unicoop Firenze, under 26 e over 65